Che in Africa faccia caldo è risaputo, ma quando quel sole lo senti scottare sulla tua pelle è tutta un’altra cosa: la consapevolezza diventa esperienza e acquista una dimensione più grande.
Così è stato il primo incontro con i bambini della scuola: abbiamo giocato, danzato e cantato insieme, ci siamo presi per mano e quante coccole e sorrisi! Un incontro che si è trasformato in legame perché abbiamo sperimentato la reciprocità.
La maestra Gertrude ci ha spiegato che quei bimbi, nella ‘pausa pranzo’, camminavano per kilometri per tornare a casa e spesso non trovando nulla da mangiare. La prima sfida è stata costruire una cucina che abbiamo inaugurato con una grande festa tutti assieme. Una cucina perfettamente funzionante che offre un pasto completo e due merende a tutti i bambini.
Non potevamo non continuare i festeggiamenti e osservare come i bambini fossero cresciuti e belli in forze.
Thomas, il responsabile della cucina ha preparato per tutti un ottimo riso pilau. Per noi erano state portate delle sedie di plastica cercate chissà dove, i bambini a gruppi di 5-6 si sono seduti per terra con un piatto di condivisione appoggiato sul terreno sabbioso da cui prendevano il riso con le mani. Appena si muovevano la polvere si alzava e ricadeva sulla loro pietanza. Gli amici che erano con noi hanno voluto subito contribuire per la costruzione di un refettorio e così siamo partiti per questa seconda avventura: nel giro di 2 mesi era tutto pronto per accogliere i bambini.
Purtroppo il Covid-19 ha complicato le cose, non permettendo ai bambini di recarsi a scuola per più settimane.
Nel frattempo non ci siamo fermati perché la vita è un safari che in swahili significa viaggio avventuroso!
Abbiamo dotato la struttura della mensa di un raccoglitore per l’acqua piovana, utile ai bambini alla riapertura della scuola ma usata anche dalle donne del villaggio per il fabbisogno della famiglia.
In Kenya le scuole sono ancora chiuse e i bambini giocano nei loro villaggi.
Noi stiamo lavorando perché a gennaio possano rientrare in piena sicurezza sia per il Covid-19 ma soprattutto con delle aule che non siano pericolanti.
La nuova sfida è la costruzione di 4 aule e un ufficio, tutto a norma con le leggi dello stato kenyano. La scuola si chiamerà Tunda Upendo Junior School che in swahili significa “amore”.
Il nome è stato scelto dai nostri amici keniani perché dicono che la scuola è espressione dell’amore per i loro bambini.